“Aiuto, il mio maglione si è infeltrito!” Perché la lana si infeltrisce, come evitare l’infeltrimento, come trattare un capo che si è accidentalmente infeltrito.
Le cause dell’infeltrimento sono essenzialmente: calore, frizione e detergenti basici.

Per quanto riguarda il calore quello che dovete evitare non è l’acqua fredda o calda in sé, bensì gli sbalzi di temperatura. La lana può essere immersa in acqua a temperatura ambiente, quindi portata lentamente a ebollizione, fatta bollire per un certo tempo, quindi di nuovo lasciata raffreddare senza causarle nessun danno, ma questi passaggi devono essere graduali. Alla stessa maniera, la lana può essere fatta ghiacciare e poi riportata a temperatura ambiente senza danneggiarla. Quello che non si può fare senza danneggiare la lana è buttarla in un secchio d’aqua caldissima e poi immediatamente in un secchio di acqua ghiacciata.
La frizione e l’agitazione vanno evitate sempre, ma se il capo è stato ben piegato e inserito in una federa o in una busta apposita e messo in centrifuga non subisce frizione, solo una forza centrifuga che lo spinge contro la parete del cestello. Da questo punto di vista per la lana è infinitamente molto più pericolosa la rotazione a bassa velocità e bassa frequenza del cestello in lavaggio (o una centrifuga non piegata e “libera” in un cestello pieno di capi), anche quando si usano i programmi delicati che “cullano”.
Per quanto riguarda la detersione, i prodotti basici che compongono la maggior parte dei detersivi tendono ad aprire le squame che compongono la superficie della fibra, creando una sorta di “effetto velcro”, che favorisce l’infeltrimento. Per questo si devono sempre usare prodotti a pH acido, che invece aiutano queste squame a stare chiuse, da cui il suggerimento di usare prodotti specifici o per la detersione dei capelli. In alternativa, è possibile usare prodotti specifici come Soak Woolwash o Eucalan. Si tratta di prodotti senza risciacquo (meno frizione) ed estremamente efficaci.
Infeltrire o non infeltrire

In molti casi un lavoro a maglia o all’uncinetto viene infeltrito appositamente. Partite da un lavoro a maglia o all’uncinetto, ma lavorato molto morbidamente. Quindi procedete a infeltrirlo accuratamente a mano o a macchina. L’infeltrimento di esegue con acqua molto calda e detersivi aggressivi. Questa procedura è seguita particolarmente per accessori quali borse, pantofole, guanti o berretti. In questo modo è possibile ottenere accessori caldissimi e con la consistenza della lana cotta. Su Ravelry sono presenti oltre 9.000 modelli infeltriti.
Se invece un capo si infeltrisce accidentalmente, in quel caso è praticamente impossibile tornare indietro. Se l’infeltrimento è appena accennato puoi usare un prodotto specifico come Sfeltro della Nuncas. Quando invece il processo è avanzato, meglio trasformare il capo infeltrito in altro. Può diventare una borsa, un cuscino, un paio di manopole, un berretto. Se il capo è vecchio e magari non troppo bello (e siete un po’ fissate/i con le pulizie), invece, usatelo per lucidare il pavimento dopo aver spazzato e lavato per terra.
I filati che non infeltriscono

Potete anche optare per acquistare filati che non infeltriscono. Ovviamente, i cotoni e le altre fibre sintetiche non infeltriranno. In commercio si trovano anche lane (per lo più merino) trattate contro l’infeltrimento. Cercate nella fascetta la dicitura “antinfeltrente” o “superwash”. Attenzione però che questi filati al lavaggio (che può essere effettuato in lavatrice) talvolta tendono ad allargarsi e perdere la forma.
È abbastanza controproducente invece scegliere filati misti sintetici. Questi infatti spesso contengono lana di qualità inferiore e che tende ad infeltrire anche più facilmente. Quando un lavoro eseguito con un filato misto si infeltrisce, spesso lo fa in modo irregolare, a chiazze. Questo rende impossibile riutilizzare il lavoro infeltrito.