Su Ravelry, al momento in cui sto scrivendo, sono presenti circa 600.000 modelli, due terzi a maglia e un terzo all’uncinetto. Di questi modelli, 532.000 sono disponibili in inglese, ma solo 9.000 sono disponibili in italiano. Il vantaggio di avere accesso ai modelli in inglese è ovvio anche solo da queste cifre: i modelli in inglese sono l’88,5% circa di quelli pubblicati su Ravelry, quelli in italiano sono solo l’1,5%. Ma molte persone in Italia non sono disponibili a tentare l’approccio con l’inglese perché non ritengono di conoscere a sufficienza la lingua. Vediamo come fare per usare un modello in inglese con una conoscenza assoolutamente rudimentale della lingua.
Quanto inglese devo sapere?
Conoscere un po’ di inglese è utile (ma non strettamente indispensabile) per leggere un modello, ma questo po’ è costituito davvero da rudimenti minimi. L’inglese studiato alle medie o un livello di conoscenza dell’inglese comparabile è sufficiente (ma, ripeto, non del tutto indispensabile).
Se non hai fatto inglese a scuola, più o meno tutti i comuni di medie dimensioni propongono corsi di alfabetizzazione in inglese (e spesso anche in altre lingue). Nella mia città (non particolarmente grande), il comune propone un corso di alfabetizzazione minima in 9 ore per 60 euro e ha una scuola serale di lingue in cui è presente un corso d’inglese in 5 anni (ma nulla impedisce di frequentare solo il primo) che costa circa 400 euro l’anno (per un corso da 33 lezioni pari a 66 ore). Nelle città più grandi esistono una varietà di scuole di lingue con corsi estremamente flessibili, poi ci sono i corsi del British Council (l’ente di cultura britannica nel mondo) con sedi a Roma, Milano, e Napoli; e quelli curati dalle varie Unitre e Università del tempo libero.
Quali abilità linguistiche mi servono?
Le abilità linguistiche sono quattro: leggere, scrivere, ascoltare e parlare (o, in termini più raffinati, comprensione ed espressione scritta, comprensione ed espressione orale). Per leggere un modello di maglia non ti serve essere capace di esprimerti fluidamente nella lingua, né per iscritto né parlando, né di essere in grado di capire l’inglese parlato. L’unica abilità che ti è veramente necessaria è la comprensione scritta (cioè leggere), che di solito è la prima e più facile abilità da padroneggiare.
E se proprio non conosco nemmeno una parola?
Le istruzioni generalmente sono scritte in un codice che puoi facilmente imparare anche senza conoscere l’inglese, un ferro di istruzioni non è realmente in inglese ma piuttosto un insieme di sigle ed espressioni ripetitive che è sufficiente memorizzare (per esempio: “Row 1: k to m, sm, yo, k2tog, k1, ssk, yo, sm, k to end”). Questo codice va comunque imparato a parte (anche da chi già conosce l’inglese) proprio perché non è propriamente inglese.
Le parti discorsive del modello possono invece essere tradotte in modo estremamente approssimativo con Google translate. Apri la versione digitale del modello, con il mouse evidenzia il passaggio da tradurre, copialo (battendo contemporaneamente i tasti Crtl + C), incollalo nella casella del traduttore, scegliendo a destra nella pagina la lingua in cui vuoi che il testo sia tradotto (quindi l’italiano), et voilà! Le traduzioni di Google sono aprossimative, anche se negli anni sono parecchio migliorate, ma ti daranno l’idea, più o meno, di cosa significa la frase.
Le sigle come faccio a capirle?
In rete esistono una quantità di “knitionaries”, dizionari dei termini della maglia. Ravelry mette a disposizione un elenco di dizionari della maglia in varie lingue che puoi scaricare e consultare. Scaricando questi compendi troverai la corrispondenza delle sigle inglesi con il nome italiano della tecnica.
Se non trovi nessuna corrispondenza, è possibile che il termine sia una parola inglese “generale” e non specifica del lavoro a maglia. In questo caso ti rimando ai dizionari d’inglese: puoi usare un buon dizionario cartaceo (evita quelli supertascabili!) oppure puoi usare i dizionari on-line, come per esempio Wordreference: imposta la traduzione “Inglese-Italiano”, scrivi o incolla la parola nella casella di ricerca e batti invio.
Se invece la tecnica ti è perfettamente sconosciuta, copiane il nome in inglese e incollalo nella casella di ricerca di YouTube: ti apparirà un elenco di video che illustrano la tecnica stessa (non preoccuparti di capire il parlato: azzera l’audio e guarda cosa fanno le mani!). Per esempio, questo è il risultato che avrete cercando “wrap and turn”.
Però a volte proprio non ce la faccio…
Iscriviti al gruppo Facebook “Usare un modello knit in inglese” fondato da Donna Galletta, che ti aiuterà a capire i passaggi più oscuri dei modelli. Attenzione, nel gruppo non troverai traduzioni o traduttori disponibili a lavorare gratis, ma troverai il supporto necessario a capire quei passaggi oscuri delle traduzioni che proprio non riesci a cogliere. Cerca di porre sempre domande estremamente chiare e cirostanziate, copiando e incollando precisamente il termine o l’istruzione che non riesci a capire e aggiungendo sempre il link alla scheda Ravelry del modello.
Ok, ora sono pronta a tradurre il modello!
NOAOAOAOAOAOAOA! Se il tuo inglese è traballante o pressoché inesistente, limitati a cercare di capire (di interpretare) il testo originale senza tradurlo. Correda il modello di annotazioni, di sottolineature, di appunti, ma non concentrarti nel creare una traduzione organica del modello, lavora dalle istruzioni in inglese quanto più possibile!
Lascia le traduzioni ai professionisti della traduzione, tu non tradurre mai nulla. La traduzione è la cosa più difficile da fare, richiede una conoscenza perfetta della propria lingua e una conoscenza ancora più perfetta della lingua da cui si sta traducendo. Considera che le traduzioni di alto livello vengono eseguite da due persone: una di madre lingua della lingua in cui è scritto il testo e una di madre lingua della lingua in cui il testo viene tradotto, entrambe con un’ottima conoscenza dell’altra lingua, quindi vengono riviste da un editor della lingua di destinazione con un’ottima conoscenza di quella d’origine (che possa quindi andare a consultare il testo originale per sciogliere dubbi e incogruenze). Ogni volta che un testo viene tradotto, anche professionalmente, accumula imprecisioni e approssimazioni che possono falsarne la resa.
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