
Dall’autunno del 1933 alla primavera del 1934 escono a Torino i cinque numeri della rivista femminile “LiL. Lavori in Lana” interamente curati da Anita Pittoni. La pubblicazione valorizza i Filati Borgosesia: le nuove lane che offrono una ricca gamma di gradazioni inalterabili.
La Pittoni scrive tutti i testi e le spiegazioni in modo che le lettrici possano eseguire a casa propria i capi di abbigliamento a ferri o all’uncinetto che lei stessa ha ideato nel suo laboratorio Studio d’Arte Decorativa. Le pagine di “Lil” sono molto colorate e accattivanti. I suoi allegri bozzetti presentano con stile dinamico e futurista le nuove proposte anche per l’arredamento.
“LiL” offre un servizio di commissione: le lettrici inesperte possono fare richiesta del campione del punto oppure ordinare l’intera confezione del capo per la propria corporatura.
Nei suoi articoli la Pittoni stimola al piacere di portare a termine con le proprie mani un capo moderno, perfetto ed elegante, suggerisce come accostare i colori, rifinire, lavare e stirare i capi in lana, informa sul tempo necessario alla realizzazione e soprattutto invita alla semplicità.
L’agganciatura ad anello, scrive la Pittoni, crea un tessuto elastico e cascante che non si stropiccia, aderisce al corpo senza limitare i movimenti e permette di sudare. È il tessuto perfetto per la donna moderna e per una moda sportiva. Le decorazioni sono semplici geometrie, triangoli, linee spezzate, righe o pura texture.
Il „zu Haus gemacht“ è severamente proibito. L’espressione tedesca significa „il fatto in casa“. La Pittoni spiega che queste parole indicano in modo negativo tutti quei lavori femminili straricchi di ghiribizzi, d’invenzioni complicate e senza senso che servono solo per ammazzare il tempo alle vecchie zitelle.
Un bozzetto d’arte interpretato con minimi mezzi tecnici è quello che alla nostra sensibilità corrisponde. Non serve lavorare ore e ore e giorni attorno a un pull-over: ne risulterebbe un oggetto quasi sempre di cattivo gusto.
Per la Pittoni è importante riscoprire il valore etico e sociale dell’artigianato e il piacere tattile di essere in contatto con la materia. Per lei conoscenza tecnica e creatività artistica devono convivere nella stessa persona per migliorare la qualità della vita.
Artisti e amici le fanno volentieri da testimonial-indossatori e su “LiL” rimangono le foto dei bellissimi coniugi Stultus: Dyalma con il maglione “Dolomiti” e sua moglie Norma Aquilani con il golfino “Diagonale”. La pittrice Maruna Pospisilova indossa la veste da camera che prende il suo nome: in lana bianca e metallo inossidabile con motivi geometrici di grande formato.
a cura di Rossella Cuffaro e Laura Vasselli
Se siete interessati all’argomento, venite a visitare la mostra “PUNTI ALTI E LEGGERI – omaggio ad Anita Pittoni” a cura dell’associazione Stitch’nd Spritz, che verrà inaugurata domenica 6 dicembre alle ore 18 presso la sala ex Aiat in piazza dell’Unità d’Italia 4B a Trieste.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 dicembre con orario 10 – 12 e 16 – 19.